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Nel contesto imprenditoriale attuale, spesso si vedono circolare termini altisonanti come “sostenibilità”, “impatto” e “inclusione”, ma quanti di questi termini sono usati con coscienza e quanti, invece, sono un mero esempio di green washing?

Per trovare un modello di virtù autentica sotto questo punto di vista, abbiamo intervistato Nyny Ryke Goungou, fondatrice e direttrice creativa di Nyny Ryke, un brand di moda etico e sostenibile con sede a Londra.

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Nyny Ryke Goungou, founder e direttrice creativa di Nyny Ryke

Nyny fa parte del ricco panorama di imprenditori afrodiscendenti italiani, in quanto nata in Togo e cresciuta in Italia, e ci ha raccontato la sua esperienza partendo dalla decisione di trasferirsi in Inghilterra.

 << Londra era una città totalmente sconosciuta per me, ma nel 2015 ho comunque deciso di intraprendere un’esperienza di soli 6 mesi, con l’intenzione di ritornare in Italia, in questa città. Dunque ho lasciato il mio appartamento a Varese, il lavoro in una casa di moda a Milano, dove operavo come Modellista Cad, e ho lasciato famiglia e amici alle spalle per trasferirmi.>>

Il futuro degli imprenditori afrodiscendenti è all’estero?

Questa decisione è stata dettata da tre fattori: la mancanza di opportunità per una crescita professionale per in Italia, il desiderio di migliorare in un contesto ricco di imprenditori afrodiscendenti e perfezionare l’inglese e la voglia di un cambiamento, di un’avventura che si chiama Nyny Ryke.

<< Ho studiato Fashion and Textile Design alla NABA e per la mia tesi ho simulato la creazione del mio brand. Tuttavia, nulla si è concretizzato fino alla fine del 2014, quando ho organizzato una cena e una sfilata per far conoscere il marchio all’insegna anche di un obiettivo benefico. Con le donazioni raccolte durante l’evento, infatti, abbiamo costruito dei pozzi d’acqua in un villaggio nel Nord del Togo, permettendo alle famiglie di aver facile accesso all’acqua potabile.>>

E’ stato, però, nel 2015, dopo aver partecipato all’edizione 2015 di EXPO a Milano con una sfilata patrocinata dal governo Togolese, che Nyny ha compreso che c’erano opportunità di crescita per il suo progetto imprenditoriale.

<< E’ stato nel 2020, durante il lockdown, che questo sogno si è realizzato: ho registrato ufficialmente il marchio e l’azienda. Avevo una forte volontà di contribuire allo sviluppo tessile pregiato, così come a quella dell’artigianato nel mio paese d’origine e di diffonderlo sul mercato internazionale.>>

La sostenibilità sociale e ambientale di Nyny Ryke

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Nyny Ryke Goungou e il team di tessitrici in Togo

Nyny ha progettato il suo brand con grande obiettivo: generare sostenibilità sociale dando valore agli artigiani preservando una grande attenzione all’impatto positivo sull’ambiente.

<< Vedo la moda come strumento di cambiamento. Il marchio crea, infatti, tessuti fatti a telaio in collaborazione con una cooperativa di donne e artigiani in Togo. La produzione delle collezioni viene poi effettuata in Italia da talentuosi Sarti per poi spedire il tutto a livello internazionale. È fondamentale per me lavorare in modo sostenibile e, ancor di più, in un contesto etico. Il team e i collaboratori, fino a chi è coinvolto nelle fasi finali della produzione, sono i veri fondamenti del marchio.>>

Un impegno molto importante, per Nyny, che costituisce la vera mission di questo progetto imprenditoriale. Una rete così concatenata tra diversi ambienti e realtà, nonostante sia solida e collaudata, può presentare, però, alcune difficoltà legate ai diversi contesti che il business attraversa.

<< Le sfide in questo contesto sono molteplici, ma quella più impressionante si presenta in Africa, in particolare in Togo, dove ci sono grandi difficoltà legate alla mancanza di infrastrutture, all’accesso limitato a materiali e personale, e alla scarsità di competenze nel settore e di professionalità. Tuttavia, una volta compresa la cultura locale e il loro approccio al lavoro e alla collaborazione, che non sempre è in linea con i modelli occidentali, diventa necessario trovare un accordo e un sistema che funzioni per entrambe le parti, richiedendo una notevole dose di pazienza e flessibilità. Una volta superate le difficoltà, si ricevono sempre molte gratificazioni.>>

E gli aspiranti imprenditori afrodiscendenti… in Italia?

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Una tessitrice all’opera con il telaio in Togo

Parlando proprio di dimensioni lavorative differenti, è innegabile riscontrare una strada in salita nel territorio italiano, quando si parla di imprenditori afrodiscendenti.

 <<Rispetto a dieci anni fa, la situazione è sicuramente migliorata: sono emerse molte più attività gestite da afro-discendenti, e sono certa che siamo sulla strada giusta. Tuttavia, i miglioramenti devono provenire da differenti parti, a cominciare dalle istituzioni e dalle banche. Dobbiamo anche, noi afro-discendenti, avere il coraggio, la resilienza e la perseveranza per intraprendere questo percorso dell’imprenditoria.>>

Quali sono i consigli per i futuri imprenditori afrodiscendenti?

Perseveranza e coraggio sono due parole chiave che non devono mai mancare nel vocabolario degli aspiranti imprenditori afrodiscendenti, ai quali Nyny ha un consiglio da dare per creare da soli il proprio futuro.

<< Consiglierei di concentrarsi sul proprio sviluppo personale e professionale, iniziando con esperienze lavorative per altri. Questo le permetterà di comprendere entrambe le prospettive: quella del dipendente e quella del capo. È, poi, importante nutrire e rafforzare la propria idea: i fondi finanziari sono necessari certamente, ma la resilienza e la perseveranza sono le chiavi dorate che aprono le porte verso la luce e il successo, specialmente nei momenti difficili e di buio. Infine, bisogna sempre ricordare che il successo non arriva immediatamente: richiede tempo, pazienza e impegno.>>

La realtà imprenditoriale di Nyny Ryke Goungou è fondata su alcuni trend molto importanti per la nostra contemporaneità e lo è dal momento stesso della sua creazione. Con il suo lavoro in Togo, Nyny riesce orienta la sua azienda verso gli obiettivi 1 (Sconfiggere la povertà) e 12 (Consumo e produzione responsabili) dell’Agenda 2030 ONU per lo sviluppo sostenibile e lo fa ponendo attenzione alla sostenibilità ambientale, all’impatto positivo del suo brand e alla responsabilità sociale di cui si fa carico.

Un modo etico di concretizzare la passione profonda per la moda rimanendo, però, in connessione con la propria “parte creativa, così come con le persone e la natura”, come ci ha raccontato la stessa Nyny, che ringraziamo per la disponibilità.

Puoi seguire tutte le iniziative di Nyny Ryke sul sito web e sulla pagina instagram del brand.

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