Vi è mai capitato di trovarvi in un luogo in cui si creavano legami autentici e si rifletteva su come migliorare il proprio network imprenditoriale? Questo è esattamente ciò che il brunch organizzato da Enprise Network ha rappresentato: un’opportunità unica per esplorare come l’empowerment afrodiscendente possa alimentare la crescita imprenditoriale. Una delle tecniche illustrate nel nostro sito, nell’articolo “Identificare e valutare le opportunità imprenditoriali“.
Si è trattato di qualcosa di più di un semplice incontro: è stata una celebrazione dei sogni che si realizzano, una testimonianza dell’imprenditorialità della comunità afrodiscendente dall’Italia al Regno Unito e una celebrazione dell’empowerment.
Professionisti provenienti da un’ampia gamma di settori si sono uniti a noi, tra cui:
Con ospiti provenienti da cinque diverse città italiane e da aree dell’Africa e dei Caraibi, la varietà di settori ha dimostrato la ricchezza delle competenze presenti nella nostra comunità. La portata mondiale e regionale dell’evento ha evidenziato il ruolo di Enprise Network come hub globale per i professionisti afrodiscendenti.
Reuben Sam – il fondatore ci racconta
“Ho avuto il privilegio di ospitare questo incredibile evento come creatore di Enprise Network. Il nostro obiettivo era semplice ma profondo: incoraggiare la nostra comunità a diventare un ecosistema più imprenditoriale e socialmente consapevole. Il brunch ha riunito persone motivate che condividono un forte desiderio di incoraggiare gli altri attraverso l’imprenditorialità e di migliorare se stessi.”
C’era un’atmosfera entusiasmante. Con i partecipanti che rappresentavano una vasta gamma di settori, le discussioni stimolanti erano abbondanti. Queste discussioni hanno generato nuovi concetti, incoraggiato e hanno aperto opportunità per future collaborazioni tra i partecipanti.
La nostra fase interattiva, rinominata “Empower YOU”, è stata una delle parti più apprezzate della giornata. Come ha detto un visitatore:
“La parte in cui ogni persona ha avuto l’opportunità di parlare di sé, della sua più grande abilità o superpotere e della sua frase preferita è stata la mia preferita. Osservare coloro che avevano paura di parlare è stato molto più divertente. È in momenti come questi che cresce la fiducia in se stessi.”
Molti partecipanti hanno trovato grande risonanza in questa attività specifica, che ha messo in evidenza il potere che deriva dal dare a tutti la possibilità di essere visti e ascoltati. Un altro visitatore ha espresso la stessa opinione:
“Sono d’accordo con xxxxx a questo proposito. Sentire tutti parlare di ciò che li rende ciò che sono e ciò che fanno è stata anche la mia parte preferita del programma. Tutti hanno potuto sentirsi ascoltati e responsabilizzati. Mi è piaciuta molto anche l’esperienza gastronomica, che è stata un modo meraviglioso per scoprire e assaggiare il cibo e la cultura afroitaliana.”
I nostri due relatori, Frank Awuku (speaker pubblico) ed Odudu ‘Emmillio’ Inyang (life coach), hanno tenuto discorsi stimolanti sullo sviluppo della comunità, la resilienza e l’imprenditorialità. Hanno sottolineato le difficoltà e gli speciali vantaggi di appartenere a una rete internazionale di imprenditori, ampia e diversificata,. Le loro osservazioni hanno dato il tono alle conversazioni del brunch, incoraggiando tutti i presenti a sognare in grande, a pensare più in grande e a incoraggiarsi a vicenda nel perseguire i propri sogni imprenditoriali. Una vera e propria sessione di empowerment!
Tra una conversazione e l’altra, le risate, è emerso un senso di unità palpabile. Abbiamo avuto l’impressione di far parte di qualcosa di più grande di noi. Le idee venivano condivise apertamente e questo scambio, ha creato opportunità per collaborazioni e progetti futuri. A riprova della forza di queste relazioni, grazie al brunch sono nate tre nuove collaborazioni. L’atmosfera del luogo è stata unica nel suo genere grazie alla grande esperienza culinaria del menù fusion afroitaliano. Un menù creato apposta per l’evento dal rinomato Head Chef Andrea Jeriri e collaboratore Hergy, hanno portato al connubio due realtà distanti ma allo stesso tempo unite a tavola.
Il discorso straordinario da parte di Patric Okumi, co-fondatore, del brand Adinkra London, è stato uno dei punti salienti. Condividendo i nostri ideali , la storia e missione del brand, attraverso la costante dedizione al sostegno delle imprese della comunità afroitaliana e alla tradizione africana, nel mondo della moda di lusso. Il discorso ha dato all’occasione un senso di speranza e di direzione.
Il loro sostegno ha confermato il nostro obiettivo comune di creare un ecosistema imprenditoriale vibrante, accogliente e d’impatto. Per saperne di più sul nostro sponsor e sulla sua dedizione alla promozione del lusso afrodiscendente, potete visitare il loro sito web qui.
L’organizzazione del brunch , aveva come obiettivo non solo quello di riunire persone diverse con esperienze e professionalità variegate, ma anche di dimostrare come una comunità, spesso frammentata, possa unirsi e prosperare attraverso un’economia circolare. Abbiamo visto come, nel corso dell’evento, le connessioni autentiche si sono create e come il dialogo abbia generato idee e opportunità. Questo non è stato solo un incontro, ma un esempio pratico di come, supportando reciprocamente, si possa costruire un ciclo virtuoso di crescita. L’economia circolare, applicata a una comunità, permette di valorizzare ogni risorsa e di reinvestire nella crescita di ognuno, favorendo una rete solida e duratura. Quello che abbiamo sperimentato è stata la dimostrazione che, insieme, possiamo superare le barriere e dare vita a qualcosa di più grande.
Il fondatore Reuben Sam – conclude
“Ripensando al brunch, sono incredibilmente grato a tutti i relatori e agli ospiti. I rapporti che si sono creati, le storie che sono state raccontate e la visione condivisa che ci unisce tutti sono ciò che rende questo evento un successo. Questo evento è servito come trampolino di lancio per un giorno in cui l’imprenditorialità sarà vista come una forza per l’inclusione, la trasformazione sociale e il miglioramento della comunità, piuttosto che come un semplice veicolo per i risultati individuali.”